Quanto costa

Al coniuge che promuove la causa è chiesto un contributo spese di 525 euro.

Questa somma può essere ridotta a metà, oppure del tutto esentata, in presenza di situazioni documentate di difficoltà economica.

I requisiti per ottenere la riduzione o l’esenzione sono fissati dalla Conferenza Episcopale Italiana.

Per l’altro coniuge, la partecipazione al processo non comporta di per sé alcun costo. Solo nel caso in cui egli decida di farsi assistere a sua volta da un Avvocato (normalmente questo accade se vuole opporsi alla richiesta di nullità in modo qualificato, e quindi con assistenza legale) è tenuto a un contributo spese che è la metà di quanto sopra indicato (quindi 262,50 euro), salvo che ricorrano anche in questo caso i requisiti per il dimezzamento o l’esenzione del contributo. Il coniuge che interviene senza Avvocato o con l’assistenza di un Patrono stabile non ha alcun altro costo. Per il coniuge che ha scelto di farsi assistere da un Avvocato di fiducia, occorre invece aggiungere l’onorario dell’Avvocato, secondo quanto indicato nella pagina relativa a questo tipo di patrocinio.